Ti lasci trasportare dalle
rime incompiute di
pensieri spenti sul nascere,
nella vana speranza che
il ticchettio delle ore
soffochi l’insulsa voglia che
hai di vivere.
Ti sorprendi omicida del
tempo che scorre come il
sangue che attraversa le
vene e assapori il silenzio
col respiro affannato, simile
al rantolo di un animale.
E ti osservi mentre sputi su
ciò che hai avuto e su
ciò che hai dato,
memore dei momenti
passati a inebriarsi di parole che,
ora lo sai, non hanno alcun
valore…
Senti in bocca il gusto freddo e
amaro della sconfitta.
Un colpo.
Un tonfo.
Il Buio.