È terra quella che stringi
in un pugno di rabbia
a cui si mescolano lacrime
di vetro incrinate dal
leggero vento agostano.
Stoppie ardenti nella sera
e luci appese disconnesse
davanti ai tuoi occhi intermittenti
sobbalzi tra le buche oscure
di strade defunte nella campagna
di cui ti restano i profumi avvolgenti
i suoni frivoli, i colori accecanti.