Sento
(a distanza)
nei vicoli della mia mente
(Stretti, Corti)
l’eco della tua voce.
La trattengo,
almeno tento,
ma veloce lascia il senso,
scappa.
Allora tendo il naso
come a voler scovare nell’aria
quel profumo di vaniglia
Dolce
di donna fatta,
quel sentore mi chiude gli occhi
e vado a tentoni
(mani aperte tese)
con le braccia nel vuoto frontale.
desidero toccarti,
accarezzare il tuo viso,
togliere i capelli dalla tua bocca
poi dalla mia
e di nuovo dalla tua,
con quelle continue smorfie indipendenti.
Colgo nell’aria una corniola,
consumo le mani levigandola
aspettando i veri destinatari di tanta accuratezza,
i tuoi seni.
A occhi chiusi ti vedo,
come ti sento,
ma ho un album di foto che non lascia alla mia memoria il permesso di dimenticare,
se mai potessi dimenticare,
e sorridendo
ti raggiungo,
o almeno ho l’illusione,
e ti abbraccio,
poi ti lecco,
ti gusto,
come il più succulento dei piatti.
E sei primo,
secondo
ma soprattutto
Dolce
infinito delizioso colorato,
Fresco e caldo,
Zuccherino e amaro,
Soffice e duro,
Sei angelo e diavolo,
Odio e amore,
Croce e delizia,
Luce e buio,
Sei tutto ma non sei “il niente”,
Per me