Mi era diventato indifferente il vivere,
mi era diventato freddo il sole,
mi si erano asciugati addosso
i pensieri di morte,
mi si erano strappati i vestiti
dei giorni di festa,
e vagavo come un pellegrino
che cerca il Santo Graal
nella spazzatura dell'umanità dolente.
Hai cucito sulla mia pelle
origami di fogli colorati,
hai versato nel pozzo
della mia inquietudine
stille di aromi preziosi,
hai fatto del mio viso
il ricettacolo del tuo sorriso,
hai strappato uno ad uno
i fiori del male che
circondavano il muro
della mia sofferenza,
hai sparso per la mia strada
profumi di fiori di campo,
mi hai donato l'ombra maestosa
di una quercia secolare
e il caldo tepore di una notte d'estate
ai tropici.
Come posso regalarti la chiave di quella
che chiamano felicità?
Come posso stringerti le mani
con palpiti immensi di gioia?
Come posso accarezzare uno ad uno
i tuoi capelli di carboni ardenti?
Come posso lasciare nei tuoi occhi
lo specchio della mia voglia di te?
Come posso baciare le tue labbra
di fuoco senza perdermi nel mare
sconfinato della tua grazia innata?
So come posso farlo: semplicemente amandoti.