. Canto il timore e la paura
canto il senso di appartenenza
, il sorriso e la voglia di capire
. Canto l'errore, il vento
la confusione e la voglia di sentire
. Canto la conoscenza
e il bisogno di sapere
. Canto il pianto, l'orrore
la mestizia e la malaparata
. Canto il dono del sorriso
la carezza e il senso d'impotenza
. Canto il valore lasciato per strada
l'umiltà di una semplice risata
e la voglia di giocare
. Canto la voglia e ' l provare
il coraggio e il gesto
, perché sento che il cuore
è spesso gettato oltre la staccionata
. Canto la gente sfortunata
e canto i ricordi dimenticati
, l'ignavia e la dura notte che sfigura
. Canto oltre il silenzio di giornata
che non aiuta alcuno
e canto per suscitare un sorso di parole
, una storia da raccontare o una bevuta
. Così canto per non cadere
tra le braccia forti del silenzio
. Per non temere d'esser vivo e incerto
per essere vivace e sincero
come fossi un vino, forte d'annata