Gocce di rugiada
in un mattino
ancora addormentato;
beata te,
che riposi,
sogni...
Mentre io traccio
contorni evanescenti
sulle rive di uno stagno,
nel quale non mi specchio;
ondeggiante di pensieri,
come colori
su una tela
trasparente...
Folletti scherzosi
riflessi in superfice
catturano il mio sguardo,
che non alzo;
vagheggio nella bruma
complice,
che ritarda il disincanto.
Poi viene pioggia,
s'increspa l'argentea superfice
e danza la mia mente
invidiosa
al leggero volteggiar
d'una farfalla,
che di desideri
tesse le sue ali.
E or che s'è fatto tardi
ed anche il silenzio
ha smesso di parlare,
si è lavata alta Arien
regina;
finalmente ho smesso
di cercare.