Tu che m’hai conosciuto
tra i frutti saporiti
e l’ombra degli sguardi
rapidi come il vento
Ora non provi pena
dei miei silenzi eterni
e dei pensieri persi
nell’olio del passato?
Tutto s’ammorba, e cresce
il suono dei coltelli
lungo le strade immobili
nere di fumo e pece
E se di questi giorni
restasse qualche traccia
vorrei che fosse il sogno
d’essere stato un uomo
che muore lentamente nel dubbio d’esser nato.