Il pellegrino stanco si era
fermato alla fonte
e la salita non finiva
sotto il sole asfissiante.
I suoi piedi erano neri
sporchi di cammino e fatica
e di anni ne erano passati
a pregare per sé e per gli altri
ma solo dispiaceri e povertà
e sempre polvere sulle mattonelle
sconnesse di casa sua e sulle
stoviglie, sulle sedie, sui Vangeli.
Ogni anno era questa salita
la sua gioia verso il monte sacro
dove un angelo attendeva
muovendo le ali per far fresco
intorno a sé. Il viandante
riprendeva il cammino:
il bastone era peso e sostegno quotidiano
e il sudore divenne lacrime di felicità.