Sono le parole mai pronunciate a dannarmi l'anima!
Come cunei piantati nel tronco di un albero,
aprono dolorosi squarci nel mio cuore.
All'inizio sono solo delle sensazioni,
poi dei dubbi ed infine dei lancinanti dolori.
Vengono decise ad abbattere la vecchia quercia,
a sradicare l'assurdo groviglio di radici che ancora mi legano
al tuo mondo, alla tua vita.
Non so leggere nella tua mente,
ma gli occhi tradiscono pensieri che non osi pronunciare.
Il tuo disagio latente emerge da profondità a me ignote,
sconosciute.
È un lasciarsi portar via da maligne presenze,
verso la nebulosa periferia della pazzia,
verso terre oscure e dolorose.
Sinistri cigolii fanno eco ad improvvisi e quanto mai inaspettati clangori.
Le lignee fibre si strappano violentemente,
interrompendo canali vitali che portano amore al cuore,
bellezza all'anima,
sorriso al volto.
È il nostro amore che sta morendo,
manca giusto un alito di vento a buttar giù la vecchia quercia.
Poi, mute resteranno sul terreno le nostre parole mai proferite,
buone solo per l'inarrestabile fame dei vermi,
e per il paziente logorio del tempo.