Le strade del centro non vanno lontano,
sinuose ed anguste non vedono il sole,
hanno angoli bui di stracci e cartoni,
pesanti portoni, e misteri senza nome.
Le strade del centro nascondono perle,
foreste di pietra e fontane incantate,
radure improvvise di ciottoli grigi,
dove chiese e palazzi si guardano muti.
Le strade del centro hanno visto la storia,
il sangue è filtrato tra i marmi,
suoni di grida, di spade, di spari riecheggiano,
e segni di ceppi e catene sul porfido.
Le strade del centro son vene rigonfie,
ci passano umani, animali e fantasmi,
d'inverno e d'estate incessante la folla,
al suon di parole di lingue lontane cammina.
Le strade del centro non parlano, ascoltano,
le vuote frasi e l'angoscia più vera,
il disprezzo e l'invidia, le vane speranze,
il dolore gridato e l'amor confessato.
Le strade del centro ti sanno ingannare,
illusioni allettanti, la vita che batte,
occhi di ogni colore, turbinar di capelli
bellezze, avventure, misteri di donne.
Le strade del centro ti danno il piacere,
ti spacciano amore per sesso,
ti danno emozioni e se le riprendono,
come droga non sai farne a meno.
Le strade del centro catturano gli anni,
ti rubano il tempo per essere eterne,
si nutrono della tua giovinezza e ti svuotano.
Dei tuoi giorni migliori raccolgono il fiore.