Stasera
vedo quello che non ho mai visto:
largo sorriso tuo.
Mi porta via
dal castello del conte
piantato di alabarde
immerso nel fossato.
Luce di pane
il biancore
della tua bocca accesa
in volo sopra il ponte levatoio.
Gli inganni
di mille sirene svii
con il palmo libero,
e l'altro
posato appena sulla mia bocca
coglie i doni del silenzio.