La pietra, il fuoco brucia,
e la muta in concime.
Ora si fonde alla terra,
raccolta in vasi o teli.
In me spunta l’ fiore,
fiore malsano,
d’ingegno, di virtù,
di torbido smarrimento.
Il dolore attizza,
o la gioia se c’è.
Per i più allegrezza,
clessidra per me,
che segna i giorni,
come una carezza.
2001 (da “Senza Timone”)