E come tacere dell'orda... Un'ora di pioggia, qualcosa di inerte, che cade perchè spinta. Eppure l'orda non è questo, è qualcosa di pensante. Mi vien in mente una notte buia, una marea di fiaccole che si muovono, incutono il timore della luce, un nemico in avvicinamento. Tutto questo davanti a quella pioggia sorda. Sorda ma evocatrice. È la metafora che rende re un poeta. Cos'è la pioggia? È un'orda, un'incantevole orda, che fogia incanto così come un fabbro forgia un'arma...
Come già non persi mai occasione di dirti, questa è alta poesia. Al contempo evoca il calore di un'officina da fabro, il sudore di chi forgia; Al contempo evoca il freddo d'una pioggia battente, rumorosa ma non sentita. E proprio in questa dicotomia sta l'incanto.