Come fine d'una strada sassosa
ch'ho percorso senza luce diurna;
l'buon senso, a vedersi, più non osa.
Dorme la speme nell'ora notturna.
Or fingo, ubriaco d'oscurità.
Ma l'istinto, sempre più 'ndomabile,
mi porta a feroce ilarità.
Di ferir son'ora insaziabile.
Agogno mutilare innocenti,
innocenti quanto responsabili
d'acuti, invisibili fendenti.
Ma le mie grida sono flebili
e tornano spesso a mutilarmi
da ora in mio petto immobili.