Lunghe chiome
al vento d'aprile,
tra le mani sottili
passione,
melanconica beltà.
Il tuo fragile apparire
desta grazia,
attende amore
la tua vespertina attesa.
Legami i pensieri,
immortala
i desideri miei
più dolci
nei mortali amplessi,
e di baci fugaci
non dirmi
non è tempo,
che domani
non saprà neanche
chi oggi
siamo stati.