Hai mai scritto
parole d'amore,
che non siano schiaffi
alle nostre coscienze
di disattenti attori
del vivere quotidiano?
Hai mai descritto
la tenerezza
della tua vena aurea
pulsante tra fessure d'un lapis?
Hai mai cantato
il coro muto
d'una sensibilità,
che implorava vendetta?
Chissà.. avrai gridato,
ma la testa, sott'acqua,
taceva parole
masticando bolle.
27/08/08