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BAGDAD

Ancora fiamme a Bagdad
tripudio esangue di violenza
fatta d'uomo e impasto di carne

Rogo e devastazione
nella realtà dimessa
dalle lacrime di chi resta

Ignobile calvario
della supremazia animale
e antico orrore primordiale

Cristo... che tra le fiamme si confonde
con le preghiere degli occhi pietosi
d'un bimbo che sà solo urlare inerme

E ancor più il mio cuore grida
riecheggiando nello scialbo silenzio
di chi insufficiente stà a guardare attonito

E ancor più il mio urlo tuona
riflettendo colori tra monoliti di cemento
e sguardi plurimi e silenziosi

Bagdad... l'ennesima putrida manifestazione
di quanto il nostro essere materiale
sia spregevolmente impotente e presuntuoso

Bagdad.. e poi Bagdad ancora...
mentre dall'infanzia la mia anima stride consumata
come la piccola fiammella che tengo accesa nel cuore

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 02/06/2011 11:30
    Desolante
  • Salvatore Cipriano il 10/04/2010 14:34
    bella e comunicativa, parla di strage.

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