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La donna che cadde verso il cielo

Nel burrone
è caduta una donna.
Di morte ed angoscia si potrebbe pensare
il suo ultimo viaggio
ma il burrone incantato
senza fine è stato creato.

Dopo la paura iniziale
ora la donna non vuole più volare,
nel vuoto fa finta di camminare
sedersi, correre e saltare.
Non le serve più la terra,
il mare o un letto per riposare,
nel vuoto non le rimane che aspettare
e giocare.

 

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6 commenti:

  • Diana Moretti il 23/09/2008 13:29
    Ciao Luca,
    "Nel burrone
    è caduta una donna."
    Scena drammatica. Il burrone ha un'accezione negativa come in genere l'immagine di un burrone evoca.
    "morte ed angoscia" avvalora questa immagine. Con il "burrone incantato " l'immagine diviene più ambigua, gli incantesimi sono delle streghe ma anche delle fate e dei folletti.. almeno è questo che mi viene da pensare..
    "Dopo la paura iniziale
    ora la donna non vuole più volare"
    significa che il burrone è un approdo, una cosa positiva (lei non ha più paura) o che lei ha smesso di lottare?
    "nel vuoto fa finta di camminare
    sedersi, correre e saltare."
    con questi versi sembra essere avvalorata la seconda tesi: Fa finta di vivere.
    "Non le serve più la terra,
    il mare o un letto per riposare, "
    qui di nuovo rimango spiazzata. Non avere più bisogno della terra per riposare.. significa essere eterei, leggeri, staccati dalla fisicità del dolore? Oppure persi nel dolore?
    "nel vuoto non le rimane che aspettare
    e giocare. "
    Qui il vuoto (ossia il burrone) mi dà nuovamente un senso di inquietudine, sopratutto seguito da quell'"aspettare" qualcosa di indefinito e da quel "giocare" che essendo riferito ad una donna dà l'immagine di una regressione infantile, un voler rinchiudersi per non uscire dal burrone aspettando che qualcuno la salvi.
    Non so se il mio sproloquio abbia per te un senso, ma ho fatto del mio meglio per chiarire. Dia
  • Luca Berti il 12/09/2008 19:22
    Ciao Diana, ho letto il tuo commento e mi dispiace che tu non abbia sentito la poesia che ho scritto. Concordo con te sulla forma... volutamente non ho apportato nessuna correzione a quanto, di getto ho scritto, nel momento in cui la poesia stessa ha trovato forma nella mia testa... e quindi accetto il tuo punto di vista. Lascia però che ti mostri la mia perplessità sulla seconda parte del tuo post.. non riesco bene a idealizzare come un significato possa essere ritenuto dispersivo, o giudicato come tale.. rimane, e te lo dico con sincerità, un concetto assai arduo da comprendere.. spero in una tua ulteriore spiegazione, e in ogni caso di ringrazio per essere "passata" da queste è parti.. a presto Luca
  • Riccardo Brumana il 11/09/2008 22:34
    azz... quando si dice "nella vita basta chiedere" !!!
    ti dico subito che la premessa è interessante, capita anche a me "molto raramente a dire il vero, forse perchè io cerco di dare sempre una risposta a tutto, anche all'impossibile.
    per quanto riguarda il "saltar nel burrone" come lo intendi tu, è una sensazione controversa che ho cercato di analizzare anche io anche se sono giunto a conclusioni diverse, non so e non voglio dire quale sia quella sbagliata e quella giusta, forse in base al carattere ognuno reagisce d'innanzi al baratro "che ti dicevo, cerco sempre le risposte" comunque, la poesia così appare profonda e completa, filosofica direi!!! molto bravo!!!
    se ti interessa vedere come ho affrontato io l'argomento lo puoi trovare nel mio primo racconto "sono il Re del mio mondo" al paragrafo "dove nasce la follia"
    tornerò a leggere ancora di te; con queste premesse non ti lascio certo trascurato!!! ciao, e di nuovo complimenti!
  • Luca Berti il 11/09/2008 22:20
    Ciao Riccardo,
    lascio a te e agli altri lettori il significato celato nella poesia... o almeno quello che personalmente vi ho trovato, rileggendo la poesia dopo averla composta.
    Ti confido che essa, per la maggior parte, rimane ancora sconosciuta ai miei occhi proprio perché porta con sè emozioni non facili da osservare e comprendere.
    ... comunque...
    Il burrone è l'immagine di una caduta senza fine, che per me, assume il significato delle paure con cui noi tutti i giorni confrontiamo e che, molte volte, tendiamo a celare a noi stessi. Spesso il nostro agire è dettato da emozioni negative che rifiutiamo di analizzare, affidandoci alla prima interpretazione che ci viene in mente, spesso quella più condivisa, quella che ci fa meno male.
    Questa sorta di auto inganno, questo raggiro di noi stessi, nella mia testa è stato idealizzato come un burrone, un vuoto interiore dove nulla assume il significato vero e intimo, ma tutto viene offuscato e travisato sino a perdere quell'ultimo contatto con il nostro vero sè, ciò che in definitiva parla di noi a noi stessi.
    Ecco allora perché il burrone, simbolo delle paure e delle ansie umane, una volta scambiato per il cielo nel quale volare (... e non cadere) diventa teatro di una paradossale messa in scena di comportamenti irreali e finti..
    Ed è proprio nel momento in cui noi ci allontaniamo dal nostro vero essere, che iniziamo ad attuare comportamenti spesso infantili, che lasciano intravedere una parte di noi ancora fanciulla che, non cresciuta, si nasconde nel gioco (spesso un gioco di finzione) per non elaborare realtà ed emozioni troppo dolorose.
  • Diana Moretti il 11/09/2008 21:10
    a mio parere un po' dispersiva anche nella forma oltre che nel significato..
  • Riccardo Brumana il 09/09/2008 23:07
    penso che ogni metafora dovrebbe avere un senso... e non riesco ad immaginare che può pappresentare quel burrone dove si cade senza fine e dove ci si senta sereni e felici in eterno... forse parli della morte?

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