Apaticamente, senza forza, non spinge, stamattina, semplicemente, scende,
Si lascia andare senza energia, si abbandona inerte,
cupi riflessi grigi e viola lo colorano a freddo.
Scorre tra le canne senza emozione, senza reazione,
non avverte il famigliare brivido delle loro carezze sui fianchi.
Nei vortici si lascia andare, lentamente, si capovolge,
subisce il ribaltamento, passivamente.
Riprende il corso senza gioia, senza slancio, sbatte sui sassi senza dolore.
Come al solito lembi di vita umana approfittano della discesa
ma stamattina la scarpa rossa col tacco a spillo non lo incuriosisce,
la bottiglia di plastica lo naviga senza indispettirlo.
Sembra spento, guarda in su, assorto in quella nebbia color porpora.
È altrove, si chiede di quel rosa acceso del cielo,
di quel silenzio ovattato che lo circonda,
si chiede dove sia il mondo di quel sole che tinge senza essere ancora sorto.