Nota dell'autore: Gli errori che segnano il percorso di questa nostra vita!!
A piedi nudi seduto sul molo del villaggio,
è ormai mattino presto il mare è più pacato.
La brezza di quest’alba porta il solito miraggio
di dimenticare in fretta la notte del peccato.
Assaporar tra le mie labbra l’amara mia sconfitta,
per aver ceduto un’altra volta all’infame tentazione,
maledico quel pensier nella mia mente ancor più afflitta
mentre scorre questa vita tra sogno ed illusione.
Stormo di uccelli scappa, che la tempesta è ormai in arrivo,
urla di vento e mare segnano il tempo del mio ritorno,
tra pietre e sassi con cime aguzze da cui mi schivo,
cerco il perdono amato perché non riesco a guardarmi intorno.
Non serve gridar nel cielo e nemmeno scalciar le onde,
sbagliando si impara in fretta a medicar la propria ferita;
in silenzio mi incammino e il tempo mi risponde,
che non c’è anima su questa terra che non tenga alla sua vita.
Istinto di sopravvivenza, comunemente è più chiamato
testuale modo di trovar riposte tra queste dita,
che digitando senza freno sul tasto consumato,
solo un unico pensiero…. la sincerità è infinita!