Guardo il cielo e provo freddo
vedo il sole, mi condanna.
La strada troppo corta e troppo aspra
che porta verso il truce e inconcludente
rimorso d'un riscatto immeritato
rimane come impressa dentro il sangue,
che sgocciola stridendo sul selciato
di pietra, troppo ruvido e bollente,
col morso dell'angoscia che si langue
nell'orbita di un occhio sgretolato.
Dalla terra sgorga morte,
dalla morte solo il nulla.