Stanco e debole come guerriero ferito
dopo la disfatta della vita
cerco rifugio sulle sponde
del ruscello della musica
Cado nel suolo fangoso
la fredda pioggia
mi batte sulla fronte
è calda carezza per me
voglio solo essere accolto
la dove infine riposerò
Chiudendo gli occhi per l'ultima volta
mentirò a me stesso
mi dirò sorridendo tra le lacrime
che non l'orrido baratro mi attende
ma le braccia di un eterno amore
a cui non dovrò dimostrare niente
spiegare niente giustificare niente
Mi chiamerà a se e nel suo abbraccio
sarò al caldo e al sicuro per sempre
in placida serenità dimentico di tutto
e senza nulla bramare