Sono diventato asceta
da quando
ho mangiato
una povera acciuga
andata a male
(non l’ho mai
totalmente
digerita e mai potrò)
pescata in un mare infame
dove navigano metallici
squali
dai denti dorati
a caccia del Tesoro
dei pirati
(non lo troveranno mai
è nascosto
in quello che non sanno
d'avere)
A forza di ascoltare
il Silenzio
Sono diventato anche sordo
forse a causa della c’era
d’un tempo passato
nel Sole
(mi ero messo le orecchie
in tasca
per non sentire il canto delle sirene)
Come mai sento sempre
il Tuo canto
mia dolcissima Ondina
del mio profondo
dolce e nostalgico
profumo di alghe
in uno scrigno di corallo
Giocando
fra un pesce palla e un pesce luna
camminerò
ferendomi
appositamente
su pesci pappagalli
dal becco
di vetro trasparente
per regalarti
un rubino di sangue
in questua del Tuo Sacro Amore