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la guerre
Un jour inattendu
La guerre avait décidé de passer dans un village où le calme absolu régnait
Elle se présenta avec des militaires, qui ayant des armes de tous les genres
Empruntaient toutes les directions possibles, en semant la panique dans tout le village
A la tête de ces militaires il n’y avait qu’un seul mot
Feu à volonté
Plus le temps passait, plus les victimes étaient nombreuses
Les bombes lancées se succédaient, comme l’eau de la pluie, en faisant exploser des maisons
Qui à leur tour laissaient échapper vers le ciel des lambeaux de chair et d’os
En menant le village à retentir
De hurlement de douleur et de gémissements d’agonie qui se mêlaient
Aux crépitements terrifiants des fusils d’assaut
Les chars de combat qui, en avançant dévastaient tout sur leur passage
Les mines qui explosaient de part et d’autre en projetant les hommes qui y marchaient dessus
A plusieurs mètres, en une sorte de feu d’artifice humain insensé
Inutile de vous dire la fin des gens qui se trouvaient dans les hôpitaux,
Les femmes enceintes, les enfants qui pleuraient ne voyant plus leurs mères,
Qui à leur tour quelques instants avant les cherchaient désespérément,
Les anciens qui dormaient divinement, les aveugles et les hommes qui se retrouvaient
Avec d’horribles blessures qui étaient des plaies répugnantes, atrocement dentelées,
Savamment sculptées à la pointe d’un couteau
Il n’est pas facile de regarder sans ciller la chair humaine découpée, arrachée, mutilée, brûlée ;
Ou d’entendre les hurlements de souffrance des victimes, les voir lentement devenir folles de douleur;
Car c’est un spectacle que peut d’êtres humains sont capables de supporter
Sans concevoir un intense sentiment de révolte
Au nom de toute l’humanité
" Non à la guerre "
tarduzione:
la guerra aveva deciso di passare in un villaggio nel quale regnava la calma assoluta.
La guerra si presentò con militari che avendo in mano dei fucili di ogni genere, si dirigevano in tutte le direzioni possibili, seminando il panico nell’intero villaggio
Nella testa di questi militari c’era soltanto una parola
Fuoco a volontà
Più il tempo passava più le vittime erano numerose
Le bombe lanciate che si succedevano, come l’acqua della pioggia, facendo esplodere case,
che a loro volta lasciavano scappare verso il cielo pezzi di pelle e di ossa
portando il villaggio a rimbombare di urla di dolore, di gemiti d’agonia che si mischiavano
ai crepiti terrificanti dei fucili d’assalto
i carri armati cha avanzavano, devastando tutto al loro passaggio
le mine che esplodevano dappertutto proiettando parecchi metri lontano gli uomini che vi camminavano sopra,
in una specie di fuochi d’artificio umano insensato
Inutile dirvi che fine hanno fatto le persone che erano negli ospedali,
le donne incinte, i bambini che piangevano non vedendo più le loro madri,
le quali fino a qualche istante prima li cercavano disperatamente,
gli anziani che dormivano divinamente, i ciechi e gli uomini
che si ritrovavano con ferite orribili; tra l’altro erano piaghe
ripugnanti, atrocemente deformate, sapientemente scolpite con la punta di un coltello.
Non è facile guardare senza battere cigli la pelle umana tagliata a pezzi,
strappata, mutilata, bruciata;
oppure sentire le urla di sofferenza delle vittime; vederli diventare folli di dolore;
è uno spettacolo che pochi esseri umani sono in grado di sopportare senza
concepire un intenso sentimento di rivolta
A nome di tutta l’umanità
″ No alla guerra ″
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0 recensioni:
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- No a la guerra... assolutamente... per i nostri occhi è impossibile guardare.. restando uomini... la carne umana tagliata.. strappata... mutilata.. bruciata... di donne uomini e bambini...
si un immenso movimento di rivolta.. pacifico...
Ho l'impressione che hai vissuto tutto questo... mi auguro di noi... anche se in fondo alle nostre anime l'abbiamo vissuto... Tutti...
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