Atroci Dei con statici dogmi,
dividono uomini schierandoli in popoli,
lacrime aspre su volti di cuoio.
Occhi di madri rapiti dal cielo,
l’empireo crudele risposte non dà,
nude mani mosse nell'alto,
cercano…chissà.
Vuoto il cuore, secco il respiro,
la polvere è nebbia senza futuro,
miseri padri avvinghiano invano,
piccoli corpi ormai senza vita.
Questa è la vita? Signori di guerra,
dà gusto quel rosso denaro?
Inutile argilla fatta di terra
che il sole secca in un solo baleno.
Tienilo a mente stupido uomo,
Adesso potente,
domani al suolo…misero e domo.