La clessidra dei miei perché si è fermata
Lasciandomi in una dimensione sospesa, come ovattata,
bloccata tra due istanti, dal tempo ammanettata,
rapita da un respiro:pianto soffocato in gola,
urlare per farmi sentire e scoprirmi sola,
una sposa candida vedo intrappolata, nera la sua stola,
perfetta in ogni dettaglio, mutilata nell’animo,
corre frenetica, cercando il suo altare anonimo,
via d’uscita non trova, solo uno specchio che ignora..
Stringo i pensieri, mi volto e mi incammino
Verso un arco che ha l’aria di un confine
Tra incubo e realtà,
e poi, a ben vedere, tanta differenza non fa..
Giunta alla meta, mi chiedo confusa quale sarà
La scelta più oculata:proseguire o rimanere
In questa cupa dimora, a cui poco posso chiedere,
so di non meritarlo:c’è forse un segreto per rispondere?