Scese
la Grazia
e l’oscurità
divenne luce
il silenzio
musica.
L’armonia
raggiunse
il cuore
e subito
la ferita
fu
rimarginata.
Col tempo
la forza
conquistata
si affievolì
e l’antico male
ricomparve.
Ombre e luci
ad avvicendarsi
fino all’ultimo
battito
e la speranza
mai doma
che l’Eterno
divinizzi
le mie ossa.
lo stile "a cascata" spezza un po' troppo per me...
una poesia che si presta a più interpretazioni, muta e si aderisce al lettore,
io ci vedo "il peccato originale".
nel complesso mi è piaciuta.
Poesia intensa, diretta, che giunge sino al cuore, emozionando e donando sensazioni suggestive, che fanno parte del nostro essere più profondo. Bravissimo!!!
Ciao
Ignazio