Come la donna più vanitosa
ho aperto il portacipria della notte
la luna piena
fa da piumino
le acque del lago
fungono da specchio.
Inciprio i pensieri
ritocco le emozioni
per non farmi trovare impreparata.
I rami spogli
come rimmel nero
intrisi di buio per i miei occhi.
More e lamponi
sono il mio rossetto
mordo le labbra
mi batte il petto.
Lego il grano dei capelli miei
che aspettano pazienti
in riva al lago
due braccia forti
per la mietitura.