Eccoli, la saggia economia dei movimenti vince la gravità,
sposta con leggerezza gli anchilosati corpi.
Movimenti ripetitivi di animali al pascolo, trascinano
logorate ossa cbe danzano piano.
La parsimonia di chi conosce quanto la corsa può lasciare rimpianto,
accompagna lieve il loro muoversi appena percettibile.
Gli occhi fissano con benevolenza il suolo,
che perde la sfida nella sua crudele immobilità.
Il coltello affonda nella superficie ancor fredda,
le mani incontrano il calore conosciuto della terra che riempie le rughe.
L'argilla si rifugia sotto le unghie ad incontrare la carne di chi l'ama.
Movimenti misurati ed antichi strappano sempiterne radici.
La vita ritorna, implacabile e generosa. Selvatica e puntuale,
offre il bramato sapore amaro di un altro anno di vita.
Certezza del dono del suolo, dialogo conosciuto e amorevole con la natura,
che bacerà ancora con disinteressata generosità le bocche arse dagli anni.