Posso farti volare
la mia bocca assopita che ascolta il tuo respiro
e c'è un incedere lento nelle mie mani che indugiano e premono
il buio ci stringe in un brivido caldo
poi un flebile accenno
tu che fremi e ti lasci scoprire
la mia ombra che cammina e si allunga
su un sole che matura la menta e le more.
E mi copro di vento e di occhi indiscreti
tu sbocci e ti schiudi a un desiderio leggero.
Ti stringo come fossi una nuvola
dissolta nel sogno di un'alba leggera
e mentre tocco la carne del cuore
esplode la voglia
un amore che grida e mi bagna i capelli
quello che urla
sfama
e protegge
quello che placa la pelle
e schiarisce la notte a filo di luna.