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Presa di coscienza
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- Questa poesia ermetica è come una freccia. All'inizio rimani perplesso, poi il testo, associato al titolo dell'opera, rivela la sua natura profonda e ti entra dentro. Mi duole la sua carne: è una presa di coscienza dell'autore, un dolore riferito ad una carne altrui, un dolore che può essere passione per un desiderio non ottenuto. Mi duole la sua carne può essere l'amore per una persona che non corrisponde, e allora anche la sua semplice esistenza, la sua carne, duole. Le interpretazioni di questa mirabile opera (la cui semplicità è la sua forza) sono mutevoli, addirittura contrastanti fra di loro, ma è proprio qui l'arte: questa poesia è una spirale che ti prende e ti induce alla riflessione. Complimenti all'autore!
- breve ma intensa. Brava!
Anonimo il 03/05/2009 00:11
bella
Anonimo il 25/03/2009 10:59
Per Solo:
Ho guardato dentro questa poesia e mi sono illuminata d’immenso. “Mi duole la sua carne” fa grande poesia. Si!!!
- Superi te stesso questa poesia vive in una visione artistica
"presa di coscienza"
espressione da brividi
completa di mille pagine
una voce, un libro aperto
un sogno...
tanta verita'
- Sarà un piacere... grazie. Nicola
- PRESA DI COSCIENZA:è il titolo di una tela, un'opera d'arte, se avrò la possibilità mi piacerebbe fartela ammirare.
Potrebbe esserci un legame simbolico.
Grazie
- ?
- Chi ride aveva già riso, e chi capisce aveva già capito, caro commentatore.
- Che io conosca, l'ultima "folgorazione" che non si presta ad ambiguità e quindi fa grande poesia. è "M'illumino d'immenso". Frasi come "Mi duole la sua carne" possono avere potenza in un contesto di componimento più ampio, non da sole. Troppa è l'ambiguità: si potrebbe anche pensare, ad esempio, ad uno sdoppiamento nel corpo, per il quale "sua" è la carne dell'organo sessuale: "mi duole la sua carne...". Qui ridono tutti, caro autore, e si perde il vero significato: l'amore, che ti fa sentire come tua la carne di un altro per quanto intensamente lo ami. Per farti sentire il suo dolore.
Anonimo il 08/10/2008 22:23
Presa di coscienza...
riuscire a vedere quanto male può averti fatto, una persona che hai amato e che continui ad amare...
Certo che duole quella carne e non solo la sua...
ciao Nicola
Angelica
- bellissima, a volte con poco si dice tanto...
- Grazie Sara. In realtà è carne di donna-macellaio...
- Un vero peccato... spero non sia carne di donna, ma sempre carne acquistata da un macellaio che incondizionatamente ti ha procurato il mal di denti perchè troppo dura.
- Eh caro Sandro... non è mica un gioco di causa-effetto! Nicola
P. S.: hai mai amato davvero?
- Sintesi estrema ed efficace della sofferenza.
Mi resta il dubbio, che i tuoi commenti non chiariscono, di quale sia o sia stato il legame con la persona della cui carne ti duoli.
Inoltre, per sdrammatizzare un po', lascia che io ricordi a tutti la massima dettata dal buon senso: "La carne è debole".
Non facciamola dolere troppo...
Alla prossima
- a me piace e basta
- Vincenzo H, io non volevo rendere l'idea della perdita della carne, ma del dolore nella carne di un altro... O Vincenzo C, tu sì che sai scrivere, e soprattutto sai leggere... in questo lago di Annali di Fabio Volusio
- Precisazione per Fabio: respingo garbatamente le condoglianze.
- Mi duole per te... Fabio.
- Oh... quanto mi duole... Nicola... come se fosse la mia...
Stupenda espansione... di coscienza... da dove nasce un nuovo modo di vivere..

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