In questa stanza quattro candele illuminano la mia fredda solitudine
che, silenziosamente, viene a farmi visita;
un sospiro e poi un altro si susseguono in tempi brevi
mentre la notte incombe velocemente
risvegliando in me la speranza d’averti accanto,
quella speranza che non è mai svanita.
Faccio spazio ad una lacrima
Che cade dolcemente sul cuscino:
penso alla tua immagine
che, giorno dopo giorno, s’impone nella mia testa
lasciando indelebili i segni del suo passaggio.
“Basta!” mi viene da urlare;
la mia mano si stringe diventando pugno,
i miei pensieri si trasformano in odio,
la speranza in aria che vola in alto.
Ma a cosa serve starsene qui a commiserarsi?
domani è un nuovo giorno,
la notte è lunga
ma tutto si dileguerà in fretta
col primo accenno di alba,
bisogna solo attendere…