Lento
Trascorre il tempo
Nel mio paese.
Strade polverose
Dove il vento mulinella
In aprile.
Colline di gole erose
Spaccate da fiumi che furono e che,
Saltuari,
Tornano quando diluvia.
Impera la canicola
Ad agosto
E l’erba è secca.
La vite attende carica
La vendemmia
E il tino attende il mosto.
L’aria profuma di
Semplice
L’acqua è quella
Della fonte:
Limpida e fresca
E disseta il viandante
E la bestia.
Lento
Scorre il giorno
Nel mio paese.
Il sole illumina
Le rughe di chi resta;
Colora i ricordi
Su vecchie foto
In bianco e nero;
Riscalda sghimbesci sgabelli
Sugli usci, che attendono…
Come da sempre attende
Chi su di essi conversa
La sera.
È sera al mio paese.
Fioca la luce illumina
Strade,
Cadenti intonaci e chiese.
La gente rincasa
Non chiude le porte
Non teme.
Ma attende il ritorno,
A volte invano
Dei figli lontani.
E i figli dei figli insieme.