In quest'alba
di fumi sommessi
di scorie d'affanni
di clementi sospiri
e spietati sorrisi,
ai margini
di una notte trascorsa
a sfiancarsi di abbracci
e a cibarsi d'eterno,
rimane una lettera
di acuta dolcezza
un divieto di sosta
ed una voglia malsana
di posticce certezze.
Respira il lenzuolo
e tu canti il buongiorno
ai miei sensi,
ed io seduta
alla scrivania
bevo un caffè d'attesa,
aspettando
che il nuovo sole si levi
per poter cominciare,
come ogni giorno,
a riconquistarti.