Apollo è morto dentro gli echi delle risacche
vicino a un cane puzzolente
e al Guardiano del Mare
che teneva il conto delle onde.
I gabbiani si perdevano fra i cavalloni,
mentre il sangue che sputavo
colorava l'orizzonte offuscato
e confuso da anime con le ali
che disegnavano il Requiem
per la morte di Apollo.
Il Guardiano vestito di spuma
si dava una coltellata ogni mille onde,
a ogni coltellata moriva un angelo;
l'odore della pioggia era sempre più forte
e Apollo agonizzante espresse l'ultimo desiderio:
"Che possa l'ultima anima
che mi ha visto morire
vomitare sogni senza mai dormire,
piangere catene che cadranno ai suoi piedi;
che possa percepire l'infinità della mia essenza
e rimanere intrappolato con le catene ai piedi
nella mia disgrazia".