Un lampo abbagliante di luce,
ha squarciato il muro dell'indifferenza.
Un suono melodioso d'arpa
ha fatto vibrare le corde dell'anima.
Mi sono perso nei vostri occhi,
mi sono sciolto nei vostri abbracci.
Ho gioito della vostra felicità
e ho pianto della mia e della vostra commozione.
Siamo stati esseri umani che si cercano,
persone con un cuore pulsante
che si raccontano e si ascoltano,
e non strani fantasmi che si sfiorano,
ectoplasmi invisibili che vagano
alla ricerca di un abbraccio
e di un sorriso in un mondo di cartapesta.
Avrei voluto fermare il tempo,
cristallizzare in istanti di pura poesia
le immagini sorridenti dei vostri volti,
ma il tempo è implacabile,
e trascina via con sé attimi palpitanti,
lacrime furtive, sorrisi radiosi
e canzoni cantate in coro.
Nelle mie orecchie le voci calde
di chi ha letto le vostre poesie
e nel mio cuore il cado tepore
delle vostre parole.
Un giorno forse vagherò per lande desolate,
o camminerò tra prati fioriti in primavera,
ma sempre, dovunque,
porterò con me la forza delle vostre parole
e il calore del vostro abbraccio.