Fischia il vento sulla pelle tua dorata,
di nubi t'ammanti e di sole ti scaldi,
vivi nell'aria, come uccello la sfidi,
del mare ti bagni e dell'amor ti fidi.
Dolce e morbida è la tua voce,
sol gli occhi sfavillano nella notte,
chi ti ama accorre a te a frotte,
chi ti teme si nasconde nella botte.
D'amaranto son gli occhi tuoi,
d'argento si copre la tua languida bocca,
di cerchi e ghirigori sembri fatta a chi ti tocca,
sui colli dormi con sulle zampe la tua testa un po sciocca.
T'ammirai quel primo dì,
t'insegui per un secolo intero,
dolce e temerario ero, un prode guerriero,
ti raggiunsi, alfine, e quel tuo sguardo, di dolci notti era foriero.