Il cielo singhiozzante di pioggia
dà il benvenuto a un triste autunno.
Eterno sarà il tempo degli affanni,
greve il suono del cadere delle foglie.
E osservo il seguitare dei minuti
di un orologio appeso alla stazione.
Ancora un altro treno, un altro viaggio,
una stanchezza muta sul mio cuore.
Una valigia è la sola compagna
dei miei giorni, della mia vita vagabonda.
La trascino fino al bordo delle rotaie
appesa alla mia anima di assenze,
e il mio sguardo diventa di pietra
seguendo il rumoroso correre del tempo.
Eterno sarà il tempo degli affanni.
Novembre scivola silenzioso e lento
sui tetti delle case del mondo.