fantasmi dal gusto asciutto
incombono
su rami primaverili che si drizzan davanti all'uscio
e le sette facoltà fatali e sacre
si seccan pel disuso
e l'abuso dell'ermetico mistero
fa d'una sciolta poesia
il cero più vero d'un onirico sogno di cimitero
dove dai fori dei tumuli sacri al poeta
formiche portano cubisti tranci spezzati del vero.
Eterea!!
Un :bacio:
X Augusto: vedi di non essere troppo lento perchè ne hai 1500 da leggere di poesie di Vincenzo che nel fattempo si moltiplicheraano...
Bella, ssissìssì!!!... elegante... intensa... Bravo!
Sono lento come la burocrazia...(il tempo è poco)... pero' pian piano mi leggerò... un po' delle tue poesie... Ciao!