Guardo le carte delle mie passioni,
gli amori che ci sono,
sento la pioggia cara battere il marmo;
ma il vuoto risiede ancora in me,
di nuovo dopo anni.
Il vuoto; e nulla riscalda il mio cuore.
Porto il fardello; il male dei miei tempi,
rinasce il mostro antico:
logora, brucia e mai, mai si accontenta.
Le chimiche pozioni mi hanno illuso,
ma lui in me è ancora; è ancora qui,
e mi guarda " demonio " e più mi assilla.
E non cerca la rima il mio poeta,
inquieta è la parola
che vieta l’affettuoso gioco della lima.
Di nuovo senza timone è la mia vita.