Da intersecato fogliame, appari
mirabile condizione dell'essere donna
guardo incantato
mai occhi, videro tale creatura
io, come un'amorfo ampliamento
di anomalie dal retrogusto amaro
osservo, la celestiale presenza
indugio, poi con fare ardito
la mia mano sfiora il tuo seno
condimento della mia insipida vita
sorge, la mia insulsa anima
e godo di virtù, mai assaporate prima
lasciami centellinare, il momento sublime.