Provare a darle una definizione
é una battaglia persa dall’inizio.
Io non ho certo questa presunzione:
eppure voglio togliermi lo sfizio
d’esporre come essa appaia diversa
a seconda da dove sia osservata,
per cui a un istante lei ti sembra persa
ed un attimo dopo ritrovata.
È il dire e fare quello che si sente,
é il vivere pensando a te soltanto.
Perché poi no! Non t’interessa niente
di tutti quelli che ti stanno accanto.
O è mettersi al servizio della gente
alleviando la loro sofferenza,
sconfiggendo l'ego prepotente
che rende vuota e vana l’esistenza.
È lei che se sei chiuso in una cella
dà modo al tuo pensiero di vagare.
D’un colpo le catene essa cancella
e ti passa le ali per volare.
Ti fa mostrare col tuo lato vero
che possa essere brutto oppure bello.
Perché libero sei se sei sincero:
sei quel che sei, sei senza alcun modello.
È il rimirar il sorgere del sole.
È l’osservar le stelle in mare aperto.
È pensar che s’ha quel che si vuole
senza che per ciò altri abbian sofferto.
Lei è sentirsi in pace con se’ stessi.
È guardare negli occhi dell’amata
per scorgervi all’interno i bei riflessi
di chi pur libera … a te s’è vincolata.