La conobbi,
dolce, amabile, attraente,
nuova di conio,
solenne come la notte,
misteriosa come l’ombra,
cocente e sana come il favonio,
scintillante come il mattino
preziosa come un bottino
intensa come il profumo,
perenne come la musica
sgombra di noia, foriera di gioia.
Poi la lasciai
non la ricordo più:
ci sarà stata mai?