Indagano, dentro gli occhi incantati dai sogni,
scavano, fra le rughe dei sorrisi struggenti,
cercano attenti dentro le pieghe della pelle
appena ne percepiscono i fremiti.
Attendono, pazienti e guardinghi,
che le labbra si schiudano al canto,
che le palpebre si abbassino nell'abbandono,
che i corpi si aprano al piacere.
Dotati di fiuto e intelligenza superiori,
riconoscono sapienti il profumo del loro cibo,
percepiscono il più piccolo alito dei tuoi ansimi,
si muovono rapidi, seguendo l'eco dei sospiri.
Ti raggiungeranno ovunque sarai,
trapasseranno il tuo cuore,
si nutriranno della tua anima indifesa.
Non credere di poterli sconfiggere,
mia impavida passione,
ogni volta che asciugherai le mie lacrime,
ogni volta che bacerai le mie ferite,
ogni sera che dipingerai il mio sonno con favole incantate,
offrirai al loro appetito cibo succulento.
Non ti resta che prendermi per mano
e rassegnarti ad amare,
braccato per l'eternità.