Su un tappeto di foglie marroni e gialle
distendo il mio nudo e inerme corpo.
Passi incontaminati suggeriscono
la presenza di un uomo.
Ha in mano una fiaccola che illumina
lo squarcio di bosco profumato di natura.
Sta cercando la sua rosa.
Il mio corpo prende anima
fiorisce a dispetto dell'autunno.
Ora piùnitidi i particolari.
Petali
le mie mani,
ramoscelli di pino
i miei capelli,
rose
i miei seni.
Fresca rugiada la mia lacrima
che sazia l'arido terreno.
Come una querce imponente
e delicata nei movimenti
mi ripari dal bagliore notturno.
Proteggimi ancora
mio divino albero.
Spruzzo di vento assottiglia
il torpore creato dalla luce.
Immersi nella notte della vita
ci troviamo chiusi in un abbraccio
cratoci magicamente
da Dio...