Navigo in acque torbide
disincantata dalla corrente
ferita dalle pietre
radicate al suolo
pensieri nocivi
nere lacrime del mare
Annego e torno su
accarezzata da venti funesti
limpide nuvole sulla testa
pioggia rinfrescante che cancella
ogni silenzio
opprimente nulla
di gorgoglianti dubbi
Respiro e torno giù
avvolta da mani sfibranti
di acque violente e altalenanti
mi riempiono e mi sommergono
come vestiti incollati
come illusioni incancellate
dondolando dondolando
cercando dove poter riemergere
una volta soltanto
e trovare
la bonaccia nella mia mente.