arriva un giorno
in cui le parole
esauriscono il loro debito
con il passato
ed anche la tua poesia
pare quasi che spenga
la luce in una stanza gia' vissuta
che lasciamo per nuovi spazi.
il tuo esprimersi sembra quasi
acquisire un nuovo aroma
che avverti come estraneo, che non ti appartiene,
e dove il tuo esserci
e' avvolto dal timore di calpestare
un suolo immacolato e sacro.
e' come in quelle mattine limpide
dopo una furiosa nottata di tempesta
in cui il cielo e' cosi' trasparente
che puoi vedere lontano
e ti vengono svelati panorami ignoti
che poi rapidamente vengono come risucchiati
nell'attesa di un futuro attimo di sospesa magia,
o come dopo una grande paura
che ti ha come prosciugato,
pian piano non si sa bene come e da dove
nuove energie arrivano
a riempire tutti i tuoi spazi vuoti in attesa
e' in quei frammenti immobili ed ignari di te e del tutto
che la comprensione si materializza,
e' la magia del tutto
che si esprime attraverso di te
e se sei ben sveglio e presente
ne puoi apprezzare a pieno
la armonica sinfonia.