Nota dell'autore: Tu se' lo mio maestro e 'l mio autore, tu se' solo colui da cu' io tolsi lo bello stilo che m'ha fatto onore.(cosi scriveva Dante a Virgilio.) Beh! oggi ho giocato un po' con tutti e due, pensando alla mia nipotina Valeria.
Al centro del cammin di nostra vita,
mi ritrovai davanti una creatura
che in quell’attimo s’era assopita.
Luce di vita ardente sia,
in questo presente fosco,
chè a durar d’eterna via,
illuminommi il buio di quest’arduo bosco.
È al pulsar del suo cuore forte,
tra gli alti busti del sentier di vita,
ch’agl’occhi suoi v’ho scorte,
tante paure ad ogni sua dormita.
Se nel guardar non vede,
ma nel sentir t’ascolta,
udir l’essenza di Nostra Fede
che sa donar di vita un’altra volta.
IDDIO ringrazio per questo dono,
e nel toccar queste tue mani,
a vecchi peccati e torti chiedo perdono,
in cambio dell’amore nel tuo domani.
Ahi! quanto a dir qual’era la mia paura,
nel rimirarti qui sul mio braccio forte
dimenticommi il male di questa terra dura
per contornar di gioia ogni tua sorte.