Quando verrai lungo il fiume
ove spira la brezza e inneggia la vita,
sciogliero' il canto trattenuto dal mio cuore e cantero' tutte le mie canzoni.
Conosceremo i giochi brevi dell'acqua e tutti i lunghi rabbuffi dell'aria e il falco che plana l'ala sulla preda, quando incauta si avvicina alla riva.
E inseguiremo scoiattoli sugli alberi e il tasso astuto fino alla sua oscura tana. e spieremo il cervo alla fonte quando si abbevera tremando all'acqua.
Conosceremo i riti della primavera che vuole nidi nell'erbe e nascite nelle tane e tutta la colorata gamma di fiori quando pigri sbadigliano i loro petali.
E piegheremo la schiena su spavalde messi che sostengono steli ebbri di semi dorati e giaceremo all'ombra di fresche querce quando il sole brucera' le gote all'estate.
Ci lasceremo cullare dai lunghi autunni, fin sulla soglia delle nuove nascite che ingannano il prossimo temuto gelo col caldo cuore fermentato al tino.
E quando la terra sognera', avvolta da bianche coperte disegnate dalla luna, chiudimi gli occhi, dopo che la sera avra' spento l'ultimo tuo sorriso tutto per me.