poesie » Poesie sull'amore perduto » Fino alla fine del tempo
Fino alla fine del tempo
Amor mai rimestato più del mio
fu l’ardimentoso sentimento che mi colse
quando accendesti in me quel gran desio
che interesse a nulla più la mente mia rivolse
dolce e leggiadra penetrasti nel mio cuore
quando scoccasti la freccia tua d’arciere,
a goccia a goccia mi instillasti amore
e crollaron d’un colpo tutte le barriere
come un cupido malizioso, volteggiando,
io m’apprestavo a ricever le tue labbra
quando al suon del bacio mio profondo
l’appassionata alma tua s’invola e libra
eppure alfin giunse a greve soluzione,
in un batter di ciglia i sogni miei finiti
quando mi dicesti, gran disperazione,
nessun futuro vedo a noi due uniti.
In quel momento si spezzò il mio cielo,
piovve sangue e cenere dal tempo,
l’anima mia s’annebbiò d’un velo
e l’intelletto soffocò in un lampo
da quel dì il senno m’abbandona
e naviga sino ai limiti del mondo
dove il mare fa al dirupo da corona
dove l’alma mia, ferita, move allo sbando
“anima nera che t’avvinghi alle spoglie,
cagna rabbiosa che addenta e non cede
finché l’alito di vita alfin lei toglie
dal corpo esanime dell’amorose prede”!
La bocca mia scagliò parola indegna assai
giammai corrispondente all’antico mio sentir
e, infame io, questo fu quel che di te pensai
finché mi resi conto, e poi desiderai morir.
E quivi fui da angoscia assai colpito
ed in un più duro averno poi scagliato
di grado superior ad un amor perduto,
tale fu pena per aver lo spirto tuo ferito
demonio tentator in me fiatò e, triste,
all’orecchio mi versò stilla dannata
quando alle tue parole dure ma oneste
mi suggerì di distrugger te, mia amata
da cotanta altezza l’alma mia, caduta
precipitò all’evidenza sopraggiunta
della tua remota presenza già perduta
e della vita mia, ormai vuota e spenta
Raggio di sole, oggi mi rinneghi e fuggi
dal mio pallore d’infermo d’amore
e m’imprigioni in un eterno oggi
la cui essenza è solo un terribile dolore
e adesso cosa resta di tutto questo amore?
i sogni chiusi nei più profondi scranni,
un’eternità da vivere senza alcun ardore
e al termine del dì, i miei accresciuti affanni
ora invoco il tempo mio nemico
di restituirmi indietro le impietose ore
per poter ritrattare il verbo mio lubrico
perché tra noi ritorni quel calore
ancora prego te, fiamma ormai spenta
perché tu possa perdonar la mia idiozia
perché tu possa dirmi adesso: orsù ritenta!
ma con un briciolo di diplomazia
Ed ora vivo nell’attesa di un lampo
di un qualcosa che ormai più non spero
e attenderò fino alla fine del tempo
un tuo gesto, un tuo solo pensiero.
12
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
0 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati
- Solitamente le rime non mi fanno impazzire... ma devo dire che la tua poesia è davvero stupenda e piena di emozione... complimenti! Rende meravigliosamente!

Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0